Finanziamento delle strade: serve maggiore flessibilità

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In occasione dell’assemblea annuale tenutasi a Berna i costruttori svizzeri di infrastrutture hanno sottolineato quanto sia importante per la Svizzera disporre di un finanziamento sicuro delle strade. Serve quindi un compromesso tra il progetto FOSTRA e l’iniziativa popolare «Per un equo finanziamento dei trasporti».

Dopo che, un anno fa, è stato istituito il Fondo per il finanziamento e l’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria (FAIF), è necessario ora predisporre fonti di finanziamento sicure per l’esercizio, la manutenzione e il potenziamento delle strade nazionali. Lo scorso autunno il Consiglio federale ha presentato un progetto in questo senso: il  Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA). Nel progetto il Governo illustra quali ampliamenti e potenziamenti di capacità sono necessari affinché la rete viaria nazionale mantenga la propria efficienza e funzionalità. Dal canto suo, l’iniziativa popolare «Per un equo finanziamento dei trasporti» (iniziativa della vacca da mungere) chiede che in futuro la totalità dei proventi dell’imposta sugli oli minerali venga utilizzata per le infrastrutture stradali, mentre attualmente solo la metà è destinata alle strade.

Evitare di arroccarsi su posizioni oltranziste

Durante l’assemblea annuale il presidente della Federazione, Urs Hany, ha invitato la politica ad evitare di arroccarsi su posizioni oltranziste in quanto il finanziamento delle strade è un tema estremamente importante. Hany ha esortato tutte le parti in causa a dar prova di maggiore flessibilità. Serve un compromesso ‘tipicamente svizzero’, che preveda ad esempio che in futuro il FOSTRA sia alimentato dal 60 per cento dei proventi dell’imposta sugli oli minerali contro l’attuale 50 per cento. In contropartita, sarebbe opportuno ritirare l’iniziativa popolare «Per un equo finanziamento dei trasporti».

Equità e correttezza negli acquisti pubblici

Il settore dell’edilizia sta discutendo la proposta di revisione della legge sugli acquisti pubblici presentata dalla Confederazione e dai Cantoni. I costruttori di infrastrutture sono direttamente toccati dalle procedure e dalle modalità con cui il settore pubblico mette a concorso e aggiudica i lavori di costruzione. Benedikt Koch, direttore della Federazione Infra, ha chiesto tra l’altro che vengano sfruttati sistematicamente i valori soglia. Questo significa che non vanno applicate procedure non tassativamente prescritte dalla legge per il valore della commessa corrispondente. I costruttori di infrastrutture sono inoltre contrari alle trattative di prezzo (o ‘giri di offerte’). Infine, Koch ha messo in guardia contro l’eccessiva protezione giuridica.

Formazione professionale secondo il nuovo piano d’insegnamento

Mentre nella scuola dell’obbligo si discute ancora animatamente del  Piano d’insegnamento 21, la Federazione Infra ha già integrato i nuovi piani didattici nella formazione professionale. Dalla scorsa estate, il programma della scuola professionale per costruttori di vie di traffico di Sursee non si basa più su materie di insegnamento ma su temi orientati alle competenze da acquisire che vengono definiti in base ai compiti e alle attività da svolgere concretamente sui cantieri. Ogni anno la scuola professionale di Sursee forma un migliaio di giovani della Svizzera tedesca e del Principato del Liechtenstein nelle professioni di costruttore stradale, costruttore di binari, selciatore, fondatore e costruttore di sottofondi e pavimenti industriali.

Hany riconfermato alla presidenza della Federazione

I partecipanti all’assemblea annuale hanno riconfermato il mandato dei membri del Comitato eccetto quello di Roland Kleeb, che non si è ripresentato. Urs Hany è stato rieletto per altri due anni alla presidenza della federazione.