Troppa regolamentazione nel settore della costruzione

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La densità normativa in Svizzera è in costante crescita e nella costruzione di infrastrutture ha già superato il limite del sopportabile. È quanto hanno lasciato manifestamente intendere, oltre alle imprese, anche i rappresentanti dei committenti pubblici e delle amministrazioni intervenuti all’Infra-Tagung svoltosi a Lucerna.

Da qualche tempo la Svizzera dispone di fondi per il finanziamento dell’infrastruttura stradale e di quella ferroviaria. «Certamente un buon presupposto per la costruzione di infrastrutture ma non la panacea di tutti mali» ha affermato Toni Eder, segretario generale del DATEC, nel suo intervento all’Infra-Tagung 2018 presso il centro congressuale KKL di Lucerna. «Le difficoltà sono imputabili tra l’altro alle molte regole, leggi e norme. Senza conoscenze altamente specializzate, è facile perdersi in questa giungla normativa» ha commentato Eder. Nei progetti riguardanti le infrastrutture del traffico collidono interessi e esigenze molto diversi. Se non si tiene conto di questa realtà, ne conseguono costi elevati in termini di tempo e di denaro.

Anche Pierre Broye, capo della KBOB (la conferenza di coordinamento degli organi della costruzione e degli immobili dei committenti pubblici) e direttore dell’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica, ha lanciato un appello a semplificare, coordinare e armonizzare le regole. Densità e diversità degli ordinamenti nel settore della costruzione costituiscono un problema per i committenti, i progettisti e le imprese. «È difficile se non impossibile tenere conto adeguatamente di tutte le leggi, le ordinanze, le istruzioni, le raccomandazioni, le direttive, le norme e gli standard» ha aggiunto Broye.

Serve più impegno politico
Secondo il direttore di Infra Suisse Matthias Forster la lotta dei partiti e delle associazioni economiche contro la burocrazia e l’eccessiva regolamentazione è risultata praticamente vana, tanto che oggi la posizione della Svizzera nel confronto internazionale è peggiorata rispetto a un paio di anni fa. «Questo deve far riflettere. Abbiamo bisogno di un freno alla regolamentazione» ha dichiarato Forster. «Per la costruzione è tuttavia importante disporre di buone regole» ha precisato Urs Hany, presidente di Infra Suisse, invitando i colleghi presenti al convegno a partecipare attivamente alla politica e, di riflesso, al processo normativo. «La politica ha bisogno di professionisti della costruzione, di gente che dispone delle conoscenze necessarie e senso pratico».

Procedura d’appalto sostenibile
Gli appalti pubblici vengono di solito vinti da chi presenta l’offerta economicamente più vantaggiosa mentre le imprese che si profilano per spirito innovativo e qualità rischiano di restare a mani vuote. Secondo Marc Steiner, giudice del Tribunale amministrativo federale, questo non rispecchia le intenzioni del diritto pertinente che mira chiaramente alla qualità della concorrenza. Il fatto che spesso si consideri unicamente il prezzo non dipende dal diritto bensì dalla mentalità. Sempre secondo Steiner, nel settore pubblico è ampiamente diffusa la convinzione che superiori e politici porranno meno domande se si appaltano i lavori all’offerente più vantaggioso.

Alcuni committenti si sono resi conto che l’offerta più economica non paga e preferiscono la sostenibilità. Tra di loro figura Dominik Zaugg, architetto della F. Hoffmann-La Roche AG e membro di comitato del Network Costruzione Sostenibile Svizzera (NNBS), secondo cui oggi il concetto di sostenibilità non è più un concetto astratto e ha conseguenze concrete per committenti, progettisti e imprese: «Costruire secondo i principi della sostenibilità e avere una concezione unitaria della sostenibilità è vantaggioso per tutti. Il NNBS sta elaborando un catalogo di criteri grazie al quale sarà più semplice valutare la sostenibilità dei progetti infrastrutturali».

1500 anni di esperienza normativa
Le regole non devono definire ogni dettaglio. Ne è convinto Urban Federer, abate del monastero di Einsiedeln, che cita la Regola di San Benedetto da Norcia, il fondatore dell’Ordine dei Benedettini, valida da ben 1500 anni: «San Benedetto non pretende obiettivi estremi dai monaci e cerca sempre di trovare la giusta misura per non perdere di vista l’obiettivo».

Infra-Tagung
L’Infra-Tagung si è svolto il 25 gennaio 2018 al centro congressuale KKL di Lucerna ed era dedicato al tema della regolamentazione («Reglementiert und zugenäht!»). Sono intervenuti Pierre Broye, capo della KBOB, Toni Eder, segretario generale del DATEC, Urban Federer, abate del monastero di Einsiedeln, Marc Steiner, giudice del Tribunale amministrativo federale, e Dominik Zaugg, membro di comitato del NNBS. Il convegno è l’occasione di incontro e scambio più importante nel settore svizzero della costruzione di infrastrutture. Offre a politici, committenti, progettisti e impresari la possibilità di discutere temi attuali riguardanti la politica in materia di trasporti e infrastrutture. A inizio febbraio è in programma il convegno in Romandia.

Informazioni

Adrian Dinkelmann
Direttore
058 360 77 70
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